lunedì 12 settembre 2011

Il camaleonte

I camaleonti sono rettili squamati appartenenti al sottordine dei Sauri. Sono contraddistinti da numerosi elementi peculiari: la capacità di mutare colore, la lunga lingua retrattile e appiccicosa con cui catturano gli insetti, e i grandi occhi che possono ruotare l'uno indipendentemente dall'altro. Il nome camaleonte viene dal greco e significa "leone di terra".


Descrizione

I camaleonti sono creature di dimensioni molto variabili; si va dai 60 cm circa a meno di 10 cm (gli adulti di una specie che si trova in Malawi raggiungono a malapena il centimetro e mezzo di lunghezza). Molte specie hanno la testa "decorata" da protuberanze nasali, rostri, corna, o creste; queste decorazioni sono in genere più evidenti nei maschi.
I principali elementi morfologici che accomunano tutte le specie di camaleonti sono la struttura delle zampe, gli occhi, la mancanza di orecchie, e la lingua. Le zampe dei camaleonti hanno due dita principali, ciascuna delle quali presenta due o tre artigli. Le dita servono al camaleonte come una tenaglia per afferrarsi saldamente ai rami. Le zampe anteriori presentano due artigli sul dito esterno e tre su quello interno, nelle zampe posteriori questi numeri sono invertiti. Gli occhi dei camaleonti rappresentano un caso unico nel mondo animale. Possono ruotare e mettere a fuoco indipendentemente l'uno dall'altro; senza spostarsi, il camaleonte è in grado di osservare l'ambiente circostante a 360°. Quando punta una preda, il camaleonte rivolge verso di essa entrambi gli occhi. Gli occhi sono coperti quasi interamente dalle palpebre.
I camaleonti non sono dotati di organo vomeronasale. Come i serpenti, non hanno orecchie. Di alcune specie, viceversa, risulta che comunichino attraverso vibrazioni nei rami e pare siano sordi. I camaleonti hanno una lingua incredibilmente lunga (talvolta più lunga del loro stesso corpo) e sono in grado di tirarla fuori molto velocemente, termina con una pallina di muscolo appiccicosa che serve per catturare gli insetti. Non appena la preda viene colpita, viene ritratta velocemente e l'insetto viene rapidamente masticato dai forti denti del camaleonte (un piccolo camaleonte riesce a mangiare senza difficoltà anche una grossa locusta o una mantide).

Distribuzione e habitat

La maggior parte delle specie di camaleonti si trovano in Africa (due terzi nel solo Madagascar) e in altre regioni tropicali, sebbene vi siano camaleonti anche in alcune zone dell'Europa meridionale (Andalusia e Grecia), nello Sri Lanka, in India e Asia Minore. Nelle Hawaii, in California e in Florida sono state introdotte dall'uomo popolazioni di Camaleonti di Jackson.
I camaleonti sono specie principalmente arboree, ma possono anche vivere nei cespugli o (per le specie più piccole) nell'erba. Diverse specie di camaleonti si sono adattate a diversi habitat, dalla foresta pluviale e tropicale alla savana fino alle zone semi-desertiche e steppose.



Comportamento

Tutte le specie di camaleonti sono diurne, e principalmente attive al mattino e nel tardo pomeriggio. I camaleonti sono molto lenti nei movimenti, e accompagnano i loro passi con un caratteristico ondeggiamento avanti e indietro. Sono in grado di muoversi relativamente più veloci se cercano di sottrarsi allo sguardo di un potenziale predatore, ma sono cacciatori passivi, che rimangono immobili (anche per ore) in attesa di una preda di passaggio. Sono animali solitari e spesso aggressivi nei confronti dei loro simili, eccetto che ai fini dell'accoppiamento.


Riproduzione

La maggior parte dei camaleonti depone uova. Le uova sono solitamente sepolte nel terreno, e vi rimangono per un periodo che può durare fino a 9 mesi. I camaleonti appena nati sono del tutto indipendenti. Alcune specie, come il Camaleonte di Jackson, sono ovovivipare.

Alimentazione

I camaleonti si nutrono generalmente di insetti, soprattutto locuste, mantidi e grilli, ma le specie più grandi arrivano a nutrirsi di piccoli uccelli. Contrariamente a un'opinione diffusa, la maggior parte dei camaleonti non mangia le mosche. Qualche specie, come il Calyptratus, si ciba occasionalmente di sostanze vegetali.

Mutamenti di colore

Alcune specie di camaleonti, ma non tutte, possono mutare il colore della pelle. A differenza delle credenze popolari, però, il fine del mutamento di tonalità non è la mimetizzazione, ma la manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali come la paura. Ad esempio durante i combattimenti assumono, in genere, tonalità più vivaci, come forma di minaccia nei confronti dell'avversario. Infine, influiscono sulla colorazione anche la temperatura e le condizioni di luce.
Il cambiamento di colore dei camaleonti è dovuto da alcuni strati di cellule specializzate che si trovano sotto la pelle trasparente dell'animale. Le cellule poste nello strato superiore contengono pigmenti gialli e verdi. Quelle dello strato inferiore contengono una sostanza cristallina colorata detta guanina. Le guanofore (cellule della guanina) riflettono una parte della luce incidente, in particolare la luce blu o bianca. Se le cromatofore sovrastanti sono gialle, la luce blu riflessa produce un colore verde. Sotto lo strato delle guanofore e delle cromatofore esiste un terzo strato di cellule melanofore contenenti melanina. Questo strato può scurire o schiarire i colori prodotti dagli strati sovrastanti.

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