La Pogona o Drago barbuto
Presentazione: Uno dei sauri più allevati nel mondo, facili da gestire e apprezzati per la loro indole pacifica è la Pogona.
Questo sauro è conosciuto anche come “drago barbuto” (bearded dragon), un nome attribuitogli a causa della sua “barba” che in determinate situazioni, come il sentirsi minacciato, gonfia per apparire più grande e intimorire l’aggressore.
In natura, il drago barbuto, occupa una gran parte dell'Australia, dalle zone orientali del sud fino alla parte nord della stessa, vivendo in territori che vanno dalle zone deserticole fino ad arrivare ad ampie boscaglie e foreste semi-aride.
Aspetto: Dotata di un corpo appiattito dorsalmente, di una grande testa triangolare e un abbondante numero di spine distribuite lungo il collo, la testa ed il margine laterale del corpo raggiungendo, da adulta, i 40/50 cm di lunghezza (coda inclusa).
Ha una lingua tozza, spessa, rosata e appiccicosa, così da facilitare la cattura delle prede.
Dantatura acrodonte, ovvero denti disposti dorsalmente sulla cresta dell'osso della mandibola.
Le zampe sono ben sviluppate e dotate di forti unghie, così da consentire loro di arrampicarsi agilmente e scavare nel terreno.
E' capace di espandere i sacchi della gola: questo atteggiamento ha scopo intimidatorio verso i nemici, dimostrare la propria supremazia verso un'altro esemplare oppure (nel caso sia un maschio) mettersi in mostra verso una femmina ricettiva.
Il colore può essere più chiaro o più scuro a seconda dell'illuminazione e delle aree geografiche di provenienza (le pogone possono assumere vari colori dal grigio al marrone fino al rosso).
La vita media in cattività è di circa dieci anni.
Indole: Si sollevano sulle quattro zampe, gonfiano il corpo e la barba in modo da sembrare più grandi, aprono la bocca e cercano di mordere l'aggressore quando si sentono minacciate (in cattività questo avviene quando si spaventano).
All'interno del gruppo si crea sempre una gerarchia, mantenuta costante attraverso atteggiamenti che permettono di non ricorrere alla lotta.
In cattività questi comportamenti vengono utilizzati come in natura, o quali sono:
- Dominanza (Head bobbing): consiste nel gonfiare la barba sotto la testa (di solito nei maschi la barba diventa nero carbone), emettere sibili, aprire la bocca e soffiare. Tutto questo è accompagnato da movimenti a scatti della testa.
- Sottomissione (Arm wawing): consiste nel muovere una delle zampe anteriori.
Questo movimento ha l'azione di calmare il soggetto dominante ed indurlo a non attaccare o (nel caso di una femmina) a non continuare un corteggiamento.
Temperatura: la temperatura ottimale durante il giorno è di 26/ 29 °C con la zona di basking che raggiunga i 35/40 °C.
Durante la notte la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 18 °C.
Umidità Essendo un animale che in natura vive in zone aride e deserticole non necessita di umidità elevata.
Illuminazione: Saranno indispensabili una luce Spot sufficientemente potente a farvi raggiungere le temperature necessarie di basking e una lampada UVB (20/30 cm dalle bestiole).
Alimentazione: Sono animali onnivori, quindi si nutrono di vegetali, piccoli mammiferi e insetti.
Si consiglia come dieta base la somministrazione di Grilli, Locuste e Blatte, saltuariamente Camole della Farina, Kaimani e Camole del Miele.
Ricordiamo di rispettare anche le dimensioni degli insetti da pasto che non devono superare mai in lunghezza la distanza tra gli occhi del rettile.
Come mammiferi si possono somministrare i pinkies (topini appena nati)che forniscono molte sostanze nutritive, ma anche questi vanno dati saltuariamente.
Eccovi una lista di fiori, frutti e verdure commestibili per le pogone:
Albicocca, Ananas, Anguria, Arancia, Avocado, Banana, Caco, Cavolo, Cetriolo, Ciliegia, Cipolla, Cocomero, Erba medica, Fico, Fico d’india, Fragola, Frutti di bosco, Gelso, Germogli (erba medica, crescione, soia, tarassaco), Hibiscus, Geranio, Uva, Zucca, Indivia, Insalate rosse, Kiwi, Mais, Mandarino, Mango, Margherita, Mela, Melone, Narciso, Papaia, Peperone, Pera, Pesca, Piselli, Pomodoro, Pompelmo, Prugna, Radicchio, Ravanello, Rucola, Scarola, Sedano, Tarassaco, Trifoglio, Violetta, Zucchina
(ovviamente i SEMI vanno tolti e il cibo va tagliato a pezzettini anche in base alle dimensioni dell'esemplare).
Terrario: Le dimensioni ottimali per una coppia adulta sono 150x60x60.
Buona areazione interna garantita dalle apposite griglie ai lati (una superiore e una inferiore).
Come substrato possiamo usare abbia, torba e corteccia che visivamente sono molto belle ma allo stesso tempo, specie per gli esemplari più piccini, possono essere anche motivo di occlusioni intestinali se ingerite.
Possiamo quindi optare per qualcosa di più sicuro e igienico, ovvero i tappetini d'erba sintetica, carta di giornale o carta assorbente.
Saranno un pò antiestetici ma sicuramente più igenici e pratici da pulire.
Altra cosa che sicuramente farà piacere alle vostre pogone sarà l'inserimento di rami intrecciati lungo tutto il terrario, ben fissati e robusti.
Non fate mancare sotto la luce Spot un bel sasso dove l'animale possa mettersi a fare basking, il sasso tenderà a rimanere bello caldo, aiutando cosi la vostra pogona nel momento della digestione.
L'inserimento delle piante male non farà, potete optare per quelle vere (consigliano il photos) o anche quelle finte, magari a foglia larga, cosi da permettere un riparo dalle fonti di calore in caso ne sentissero il bisogno durante le ore più calde nel terrario.
Create anche rifugi (libertà alla vostra fantasia) nella zona fresca del terrario.
Infine inserite ciotole per acqua, frutta/verdura e insettini vari.
Riproduzione: In natura le pogone si sono adattate a riprodursi con la fine della stagione fredda e l'inizio della primavera, in modo che la schiusa delle uova coincida con la maggior disponibilità di cibo.
Innanzi tutto bisogna avere una coppia sessualmente matura di pogone; gli esemplari da riproduzione devono essere sani ed in forma perché andranno sottoposti a brumazione. Il maschio si riconosce dalla femmina perché a parità d'età ha taglia maggiore della femmina e una testa più sviluppata; inoltre sulla parte ventrale dei femori sono visibili piccoli pori di colore scuro (pori femorali) che nelle femmine sono poco visibili o assenti. Sempre osservando gli animali sul lato ventrale si nota che i maschi hanno la base della coda più larga e una leggera depressione subito dopo la cloaca, causato dalla presenza dei due lati degli emipeni.
MASCHIO:
FEMMINA:
Quindi se avete una coppia adulta e sana dovrete sottoporla a brumazione. Durante questo periodo (che si prolungherà per otto-dodici settimane) si ridurrà, gradatamente, il fotoperiodo che da 12 ore di luce, passerà a 8 ore di luce; la temperatura verrà diminuita, ma non dovrà mai scendere sotto i 18 °C. Le pogone andranno alimentati una volta a settimana, se il cibo non viene accettato potrete rimuoverlo del tutto. Però bisognerà lasciare sempre a disposizione dell'acqua.
Gradatamente si ritornerà ai valori di temperatura e luce ottimali; così facendo si risvegliano gli istinti sessuali delle pogone. La femmina inizierà ad ovulare e il maschio produrrà sperma. Dopo breve avverranno gli accoppiamenti: il maschio afferra la femmina per il collo e avvicina la sua cloaca a quella della femmina, per poi inserirvi uno dei due emipeni.
Già qualche settimana dopo l'accoppiamento la femmina ingrossa il suo addome e tastandolo si possono sentire le uova, i tempi di deposizione dipendono dalla temperatura ed altri fattori del terrario. In questo periodo andrà inserito nel terrario una ciotola (tipo le lettiere dei gatti) in cui sarà contenuto uno strato di 15-20 cm di sabbia di fiume ben lavata. Durante la gestazione la femmina andrà alimentata abbondantemente e andrà somministrato molto calcio. A seconda dell'età la femmina deporrà dalle 12 alle 30 uova.
Una volta che le uova sono state deposte andranno rimosse dalla ciotola con un cucchiaino (ATTENZIONE a non girarle) e poste in un'apposita incubatrice. La temperatura ottimale è sui 28°C; a seconda della temperatura-umidità le uova si schiudono cinquanta-settantacinque giorni dopo.
Non dovrete toccare i piccoli durante la nascita. Una volta che i piccoli avranno assorbito il sacco vitellino li metterete in un terrario come quello degli adulti ma di dimensioni adeguate. Non mettete mai un piccolo con un esemplare adulto, o comunque più grande di lui, perchè cercherebbe di mangiarselo alla prima occasione.
Malattie o Disturbi:
- Costipazione intestinale e prolasso della cloaca: la costipazione intestinale avviene quando una massa si ferma nell'intestino, e l'animale non riesce ad eliminarla. Le cause possono essere molte: ingestione del substrato, depositi di adipe in soggetti obesi, ingestione di verdura appassita, MOM oppure assenza di acqua da bere nel terrario. L'animale colpito è letargico, rifiuta il cibo e cerca di eliminare le feci. L'animale andrà portato dal veterinario che valuterà la situazione. In seguito agli sforzi dell'animale per defecare può avvenire un prolasso dell'ultimo tratto dell'intestino dalla cloaca: il veterinario saprà rimetterlo senza difficoltà al suo posto. In caso di occlusione intestinale bisognerà portare l'animale dal veterinario in fretta, altrimenti potrebbe morire in poche ore.
- Disecdisi: è l'incapacità dell'animale di compiere correttamente la muta. Questo dipende dai fattori di temperatura ed umidità si presentano brandelli di pelle vecchia ancora ben attaccati al corpo dell'animale, oppure sotto forma di anelli che "strozzano" gli arti, la coda e le dita. Per risolvere questo problema è sufficiente fare agli animali dei bagni emollienti in acqua tiepida e camomilla.
- Gastroenterite e diarrea: i sintomi sono perdita di peso, riluttanza a mangiare e diarrea. Le cause possono essere molte: presenza di parassiti interni; l'aggravarsi di altre patologie di origine batterica; ecc. Dunque bisognerà portare l'animale dal veterinario che tramite analisi specifiche valuterà di che malattia si tratta e darà le apposite cure.
- Distocia: è un'ostruzione, che avviene solo nelle femmine gravide, causata dalle uova; che possono essere troppo numerose o di forma anomala. Provoca la morte dell'animale, quindi se vi trovate con una femmina gravida che ha già superato da un po' il tempo di deposizione, portatela dal veterinario per una radiografia
- Parassiti esterni: di solito i parassiti esterni che colpiscono le pogone sono gli acari, piccoli aracnidi di colore bruno-rossastro che succhiano il sangue delle pogone. I draghi malati si presentano con dei puntini color rossiccio che rivestono il corpo, i draghi colpiti dagli acari passano molto tempo in acqua per far annegare i parassiti e di norma è facile vederne galleggiare sull'acqua. Come cura (ce ne sono molte) si usa l'invermectina (diluita in acqua allo 0,001%)- in due trattamenti distanziati 15 gg uno dall'altro- applicandola sia sull'animale che sul terrario.
- Parassiti interni: ce ne sono di vari tipi, vermi: ascaridi e ossiuri; coccidi protozoi che provocano la coccidiosi. Questi parassiti possono provocare gravi malattie, quindi è consigliato, dopo l'acquisto, far fare un'analisi delle feci all'animale.
- MOM - Malattia Osseo Metabolica: la MOM è causata da errata alimentazione e carenza di neon UVB e di calcio. I sintomi sono tremori muscolari, fratture spontanee delle articolazioni, paralisi e inarcamento della mandibola inferiore con conseguenza difficoltà a nutrirsi. La malattia si rivela tramite analisi del sangue e radiografie. Il veterinario valuterà la cura adeguata.
CITES: La Pogona non è un animale in pericolo di estinzione pertanto non viene incluso in nessuna delle tre appendici CITES.
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